domenica 4 luglio 2010

Equilibristi...

Bene, le parole che ho scritto sono state lette da chi doveva leggerle.
Ma esistono.
Discutevo ieri sera: come si fa a leggere una cosa scritta da una persona che conosci? Non è possibile poi staccare la vita dall'autore, e ci si perde nella rincorsa del piccolo fatto vero, del pretesto, del gioco di specchi. E' vero: forse dovremmo sempre leggere ignorando tutto dell'autore.
A volte mi capita di sentire un brano di musica classica - io non so nulla di musica classica - e dire: mi piace. Proprio quel mi piace che Facebook ha abusato. Mi piace perché mi fa piacere. Punto. E' una sensazione, ma anche qualcosa di attivo. Qualcosa che accresce la mia vitalità, fosse anche solo la vitalità dei miei pensieri, del mio amore, della mia malinconia.
Allora perché storicizzare sempre? Si dovrebbe, caso mai, storicizzare il testo, non me. Io non esisto, se esistono le parole: è questo il punto.
E probabilmente chi scrive ha sempre scritto per questo: scomparire, apparendo il più possibile. Come i prestigiatori che ingannano la nostra attenzione, facendocela sotto il naso.
Mi piace, questa esperienza del blog.
Scrivo poco, in realtà, molto meno di quanto avrei voluto. Ma qualcosa qui e là appare.
E poi, quel che mi piace, ed è anche, immagino, l'aspetto veramente rivoluzionario di internet, è che le parole, che sono esistite per un momento nella mia mente, non rimangono chiuse nel mio quaderno o nel mio hd. Sono qui.
Esistono proprio come esistono i soldi del nostro conto in banca quando facciamo un prelievo a NewYork. Sono evanescenti, ma sono accessibili.
Si scrive troppo, lo so. E ne sono certo colpevole anch'io.
Ma nel grande mare della rete, dove navighiamo giorno dopo giorno, intrecciando vite e destini, porno e amori, lavori ed ossessioni, nulla si crea e nulla si distrugge, veramente.
Certo, potendo trovare di tutto, diventa sempre più difficile sapere cosa cercare.
Ma questo, è problema di ognuno, qualsiasi cosa stia cercando di combinare.

Se poi qualcuno è feticista e volesse avere il libro fisicamente in mano: lo trova qui. (Secondo me va benissimo utilizzare pure la spedizione via posta ordinaria)

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"e dico che una poesia si corregge con un'altra poesia, un corollario con un codicillo):" (E.Sanguineti)

E allora, cosa aspettate? Le parole chiamano parole...