lunedì 7 giugno 2010

Sono fatti miei, ma mi fa scoppiare il cuore...

Per Te.
È l’ora del tramonto:
il Sole ancora caldo,
il cielo, una tavolozza di romanticismo.
Sarebbe un quadro perfetto. Sarebbe.
Manca Lui. Lui che è lontano. Troppo lontano.
Accanto a te, troppo vicina, la Paura,
silenziosamente poggiata sui nervi,
come un’equilibrista che danza
su di un sottilissimo filo di nylon,
e stringe il culo, non solo per mantenere l’equilibrio.
Resti immobile, ipnotizzata:
i colori parlano di lui,
hanno il suo stesso profumo,
il suo nome.

Vorresti parlargli delle sfumature di questo Cielo,
sussurrandogli all’orecchio quanto ami
il suo modo buffo di giocare e sperimentare,
la sua determinazione, ostinazione,
nel voler aggiustare ciò che non va,
coi propri mezzi,
o il suo strano modo di sdrammatizzare
le situazioni spiacevoli,
o della sua naturale inclinazione nel ficcarsi
sempre in qualche situazione imbarazzante.
Vorresti dirgli che il suo
Parlare e Parlare e Parlare
Non è poi così noioso:
il suono della sua voce è la melodia più dolce, per te.
E potresti ascoltarlo ore ed ore, giorni se necessario.
Raccontargli di come lo ammiri
Per ciò che riesce a fare coi suoi Marmocchi,
per come sia riuscito a conquistarli,
arrivando direttamente e profondamente ai loro cuori.
(esattamente come ha fatto con te!)
E spiegargli che seppure non sia un uomo perfetto,
sin dal primo momento eri sicura
sarebbe stato Lui il Tuo Futuro.

Ti ho Scelto, Sempre.
Da Un Anno a questa parte,
HO SCELTO TE, GIORNO DOPO GIORNO.
Senza se, senza Ma. Senza Alcun Dubbio.
Non sarai perfetto, ma
Sei l’Uomo Migliore del Mondo,
ed io la ragazzina più fortunata.
E sono qui, perché
L’AMORE È SOPRATTUTTO UNA COSA CHE SI FA.
Si fa e si ri-fa.                          
E per niente e NESSUNO al mondo
Rinuncerei mai a Capriole e Bolle di Sapone.

Voglio Amarti, Senza Riserve.
La Mia Vita, la Affido a Te.

E FANCULO A CHI DICE CHE SIAMO SDOLCINATAMENTE MELENSI:
SIGNORI, QUESTO E’ AMORE.

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"e dico che una poesia si corregge con un'altra poesia, un corollario con un codicillo):" (E.Sanguineti)

E allora, cosa aspettate? Le parole chiamano parole...