martedì 16 ottobre 2012

Primo sfogo autunnale.

Perchè io mi sono stancato.
Ho fronteggiato, in questi 6 anni di precariato, in ordine sparso: orfani sociopatici, ragazzine demotivate, lupi mannari, mostri immaginari, colleghi mummificati, riunioni sclerotizzate, presidi in crisi di mezza età, giovani in crisi adolescenziale, ho affrontato la neve, il caldo, la fotocopiatrice che non fotocopia, i libri inutili, le ore di alternativa alla religione che non ci sono, i filosofi mancati, gli studenti pignoli, i genitori assenti, e quelli presenti, le giornate della memoria, i minuti di silenzio, il frastuono della ricreazione, la filosofia spicciola, le risate e gli amori, le tette che spuntano, i baffi e gli esami, consigli di classe infiniti o frettolosi, le prese di posizione assurde, le liti da frustrazioni infinite. E io ne rido. Perchè giorno dopo giorno non c'è niente di meglio che vedere gli occhi di una persona che capisce qualche cosa. Credo sia uno dei piaceri della vita. E' come risolvere un gioco impegnativo. Insegno quel poco che so. Non sarà sempre abbastanza. Ma mi domando sempre più spesso se non sia necessario sedersi attorno a un tavolo e domandarci tutti, alunni, genitori, insegnanti e ministri: cazzo vogliamo farci della scuola? E gradirei, cazzo se lo gradirei, che per strada la gente, togliendosi il cappello, mi dicesse: grazie. Perchè è uno sporco e fottuto lavoro costellato di frustrazioni e lotte contro i mulini a vento della burocrazia, del pressapochismo, della piccineria più meschina, dei codici civili applicati con pura paranoia, il mondo in cui tutto è fatto e misurato in base alla misura "se muore un ragazzino" e poi i ragazzini moiono perchè crollano i soffitti, perchè dormono nelle case dello studente o semplicemente perchè vanno a scuola in una mattina sbagliata che scoppia una bomba. E perchè diavolo boia se qualcuno ha le palle per farlo, facendolo al meglio, e ce ne sono, e ho la fortuna di averne conosciuti, io, fossi un genitore, un gommista, un pornografo, un politico, in ogni caso gli direi grazie. Grazie perché ti affido mio figlio per un quarto della sua giornata, perchè ci passate più tempo di me, perchè il mondo sarà salvato dai ragazzini. Serve darci quattromila euro al mese per avere questo rispetto? Temo di si, in questo mondo che misura le cose col bilancino. Ma per un ateo come me, non è che ci sarà la ricompensa divina: e non è che se uno è disposto a fare le cose gratis, non meriti rispetto e considerazione. Anche le mie melanzane sono cresciute da sole: ma quando le ho mangiate insieme a chi amo, è stato un gesto pieno di significato e gratitudine.

1 commento:

  1. GRAZIE MILLE PROF PER TUTTO QUELLO CHE FA PER I NOSTRI RAGAZZI, PER TUTTI QUELLI VERRANNO, PER PROVARE AD INSEGNARE QUELLO IN CUI CREDE,E LA COSA PIU' IMPORTANTE E' NON PERDERE MAI LA FIDUCIA NELL'INSEGNAMENTO, IN QUELLO CHE QUESTA PAROLA REALMENTE SIGNIFICA. DA TROPPO TEMPO QUI IN ITALIA CI SI E' SCORDATI DI QUESTO RUOLO IMPORTANTE ED EDUCATIVO CHE EGLI/ELLA RICOPRE. E PENSARE CHE IN ALTRI PAESI E' VENERATO ALLA PARI DEL MEDICO.
    BEH NON POSSO FAR ALTRO CHE SCUSARMI DELLA MANCANZA DI RISPETTO DEL POPOLO ITALIANO ED DELLE ISTITUZIONI NEI SUOI CONFRONTI, UN MALE CAUSATO ANCHE DA COLORO CHE SCELGONO DI FARE GLI ISTITUTORI SOLO PER LO STIPENDIO E NON PER LA PASSIONE DI POTER TRAMANDARE ALLE GENERAZIONI FUTURE LE NOSTRE ORIGINI, LA NOSTRA CULTURA, LE NOSTRE IDEE.
    IO VADO MOLTO A PELLE, SONO ANTICONFORMISTA, LE ISTITUZIONI LE COMBATTO, NON LE AFFIANCO, E NON MI FERMO FINO A QUANDO NON OTTENGO CIO' CHE E' MIO DIRITTO. RIMANGO SEMPRE DELL'IDEA CHE LA SCUOLA NON E' UN PARCHEGGIO PER I NOSTRI FIGLI, MA UN GIARDINO DOVE LORO POSSANO ATTINGERE ALL'ALBERO DEL SAPERE, CHE SOLO INSEGNANTI TOSTI POSSONO OFFRIRE.
    VADA AVANTI NELLE SUE IDEE E ANCORA UN GRANDE GRANDISSIMO GRAZIE PROF!!!!!!!
    PATRIZIA

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"e dico che una poesia si corregge con un'altra poesia, un corollario con un codicillo):" (E.Sanguineti)

E allora, cosa aspettate? Le parole chiamano parole...